I rischi per la salute in casa. Intervista al dottore Antonio Liotta
1. Quali sono i principali rischi per la salute in casa?
Le minacce per la salute trovano in casa una alta percentuale. Dalle sostanze inquinanti agli incidenti domestici registriamo numerosissime minacce in tutti gli ambienti con particolare quantità e qualità in cucina.
2. Perché in cucina?
Pensiamo per un attimo a ciò che succede in cucina: abbiamo incontro e commistione di acqua, fuoco, aria e terra (qui nel senso dei materiali utilizzati), cioè degli elementi di cui parlava il filosofo-medico Empedocle.
La cucina, quindi, viene ad assumere un ruolo fondamentale nel creare danno a volte irrecuparabile.
3. Quali rimedi o precauzioni bisogna prendere per ridurre i rischi?
Si deve agire su linee diversificate per raggiungere l’unico obiettivo: danni zero.
Non è facile. In primo luogo sono i materiali che giocano il ruolo più importante: qualità, tecniche di lavorazione, messa in opera. In secondo luogo sono i nostri comportamenti che determinano accentuazione di rischi o corretta prevenzione degli stessi.
Facciamo esempi concreti. Nelle abitazioni riscontriamo: fumo di tabacco (particolato respirabile; ossido di carbonio; composti organici volatili); forni a gas (biossido di azoto; ossido di carbonio); forni a legna e caminetti (particolato respirabile; ossido di carbonio; idrocarburi policiclici aromatici); materiali da costruzione (radon; formaldeide); arredamenti e prodotti di consumo (formaldeide; composti organici volatili); caldaie a gas (biossido di azoto; ossido di carbonio); polvere (agenti biologici); materiale isolante (asbesto, fibre di vetro); superfici umide (agenti biologici; particolato respirabile). Se le abitazioni restano allo stato grezzo o semi-grezzo (complete dentro e senza prospetto fuori), i rischi per la salute aumentano in forma vistosa in rapporto alla degradazione dei materiali (laterizi, malte cementizie, derivati dell’amianto, ecc.).
Facciamo esempi concreti. Nelle abitazioni riscontriamo: fumo di tabacco (particolato respirabile; ossido di carbonio; composti organici volatili); forni a gas (biossido di azoto; ossido di carbonio); forni a legna e caminetti (particolato respirabile; ossido di carbonio; idrocarburi policiclici aromatici); materiali da costruzione (radon; formaldeide); arredamenti e prodotti di consumo (formaldeide; composti organici volatili); caldaie a gas (biossido di azoto; ossido di carbonio); polvere (agenti biologici); materiale isolante (asbesto, fibre di vetro); superfici umide (agenti biologici; particolato respirabile). Se le abitazioni restano allo stato grezzo o semi-grezzo (complete dentro e senza prospetto fuori), i rischi per la salute aumentano in forma vistosa in rapporto alla degradazione dei materiali (laterizi, malte cementizie, derivati dell’amianto, ecc.).
4. I rischi sono limitati a reazioni di contatto o anche sistemiche? Le sostanze nocive sono smaltite o rimangono in circolo? Negli anni possono causare rischi alla salute?i rischi sono trasmissibili alla progenie?
Belle ed interessanti domande. I rischi possono essere anche da contatto, ma soprattutto sono di tipo sistemico con danni che si presentano anche dopo 10-15 anni con sviluppo di allergie ed insufficienza respiratoria come l’asma, tumori e malattie degenerative neurologiche.
5. Che cos’è la formaldeide?
La formaldeide è un Composto Organico Volatile, è la più semplice e comune aldeide, sostanza altamente irritante, allergogena (determina asma) e induttrice di cancerogenità sia per l’essere umano che per gli animali. A temperatura ambiente è un gas incolore, con odore pungente. Nell’ambiente interno deriva principalmente da resine di urea-formaldeide e dal fumo di tabacco.
È stata scoperta nel 1867 dal chimico tedesco August Wilhem von Hofman.
È molto utilizzata soprattutto nel settore del legno dove trova applicazione per la produzione di resine ureiche che a loro volta vengono impiegate per la preparazione di vernici ureiche, di adesivi e di carte impregnanti. I pannelli di legno (compresi i compensati, pannelli truciolati, conglomerati in sughero) sono realizzati con queste adesivi termoindurenti con il risultato di avere la liberazione continua di formaldeide in quantità proporzionale ai pannelli che costituiscono i mobili.
L’utilizzo di questi materiali ha determinato danni alla salute in forma incalcolabile. Leggi e regolamenti restrittivi sono diventati inevitabili e oggi si producono pannelli con sistemi che riducono l’emissione di formaldeide sino quasi all’emissione minima con l’uso di adesivi a base di isocianati. Questi prodotti vengono commercializzati nei paesi come il Giappone che ha le norme più restrittive.
6. Oltre alla formaldeide ci sono altre sostanze nocive a livello ambientale?
Purtroppo sì. E non sono poche.
7. Ci parli delle altre sostanze nocive.
Partiamo dal radon che assieme alla formaldeide hanno come sorgente principale i materiali di costruzione. Sono i calcestruzzi ed i graniti i principali emettitori di radon.
Se prendiamo in considerazione gli altri concreti inquinanti, ci rendiamo conto che giorno per giorno viviamo in ambienti altamente tossici. Un rapido elenco: allergeni (acari, muffe, pollini, forfore animali); microrganismi patogeni (batteri, parassiti, virus); benzene; monossido di carbonio; fumo di tabacco attivo (miscela complessa contenente ben 3800 composti provenienti sia dal fumo inalato dal fumatore sia dal prodotto della combustione che determina persino una reazione di produzione di plutonio: teniamo conto che la temperatura del mozzicone raggiunge i 630 gradi; le sostanze che libera il fumo attivo sono: CO, composti policiclici aromatici come il benzene, composti organici volatili, NH3, ammine aromatiche, idrocarburi, catrame, ecc.); fumo di tabacco passivo (altamente cancerogeno per le persone esposte); particolato (polvere, fumo, deterioramento dei materiali, aria esterna); detergenti, disincrostanti, saponi, contaminanti organici vari, vernici, insetticidi… Penso che possono bastare per distruggere la salute.
8. Quali sono i materiali naturali di arredo che non producono formaldeide e quali sono i vantaggi?
Il legno naturale integrale non trattato con sostanze chimiche deterioranti. Il legno è un materiale di origine biologica, non inquinante, molto resistente, altamente isolante.
9. Il legno è un materiale che può dare dei problemi alla salute?
Per nessuna ragione. Si può affermare il contrario, il legno aiuta la salute essendo un prodotto ecocompatibile.
10. Perché è consigliabile l’utilizzo di materiali naturali in casa?
Perché riducono significativamente i rischi per la salute. I materiali che dovrebbero essere pienamente e correttamente utilizzati in casa sono: il legno, il cotone, il lino, la canapa.
Altri materiali che trovano diffuso utilizzo in casa ed in cucina in particolare sono i marmi, le pietre, l’acciaio INOX e l’acciaio CORTEN. Specifiche note preventive di estrema importanza: per marmi e pietre (l’attenzione va posta sull’utilizzo dei materiali sintetici altamente inquinanti per la lucidatura: oggi è possibile procedere con materiali non inquinanti così come succede per il legno); per l’acciaio INOX (attenzione massima se si è allergici al nichel: esiste acciaio con nichel zero evidenziato dalla sigla 18/C dove 18 è il cromo altra componente dell’acciaio; le sigle 18/10 e 18/8 rappresentano le due altre tipologie dove il nichel è presente in proporzione 10 o 8); meno problemi sembra dare il duttile acciaio CORTEN.
Altra questione da non trascurare per nessun motivo è l’utilizzo dei seguenti materiali sempre in casa ed in cucina: vetro, porcellana, ceramica, ghisa e plastiche di tutti i tipi e generi. Mi riferisco, specificatamente al pentolame di cottura e conservazione dei cibi, alle posaterie, ai piatti, bicchieri e quant’altro gira in casa. La liberazione di sostanze tossiche nella fasi di cottura, in rapporto ai materiali usati, è relisticamente di grande immensa influenza sulla salute.
11. L' importanza degli arredi realizzati con i materiali naturali.
È fondamentale per garantire certezza di corretta prevenzione. In pratica si trascorre nell’ambiente domestico la maggiore parte della vita. Stare e restare a contatto con prodotti naturali non inquinanti permette di salvaguardare il diritto alla salute. Se il concetto lo allarghiamo all’ambiente esterno, ci rendiamo conto di quanto sia utile ed indispensabile formare e formarci tutti una cultura ambientalistica indirizzata all’uso corretto di prodotti, cibi, utensili, materiali. Conoscere per utilizzare bene: questo è il messaggio che può e deve essere dato.
È fondamentale per garantire certezza di corretta prevenzione. In pratica si trascorre nell’ambiente domestico la maggiore parte della vita. Stare e restare a contatto con prodotti naturali non inquinanti permette di salvaguardare il diritto alla salute. Se il concetto lo allarghiamo all’ambiente esterno, ci rendiamo conto di quanto sia utile ed indispensabile formare e formarci tutti una cultura ambientalistica indirizzata all’uso corretto di prodotti, cibi, utensili, materiali. Conoscere per utilizzare bene: questo è il messaggio che può e deve essere dato.
Favara, Aprile 2014
Antonio Liotta
Medico anestesiologo-rianimatore, antalgologo; operatore culturale; direttore del periodico culturale scientifico socio-sanitario progetto salute; direttore editoriale delle edizioni Medinova; presidente del centro studi Antonio Russello.
In atto impegnato nella realizzazione di progetto di medicina sociale con la FARM e nella gestione del programma di assistenza (ospedalizzazione domiciliare) ai malati terminali per conto dell’Azienda Sanitaria Provinciale tramite società onlus accreditata.
Autore di numerose pubblicazioni scientifiche e letterarie.