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Tecnica a coda di rondine

Scritto da rosalvacontrino on . Postato in Tecniche produttive

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La coda di rondine è un particolare tipo di giunzione che consente di fissare tra loro due tavole ad angolo retto. Per la sua realizzazione si parte dall’intaglio degli inserti a coda di rondine a legno duro, una volta ricavata la sagoma dell’inserto, si scava con lo scalpello.
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Tecniche produttive

Scritto da Antonio Rizzuto on . Postato in Tecniche produttive

image tecniche produttive
Conoscere le tecniche produttive consente di migliorare la consapevolezza sui prodotti da acquistare, sui livelli di robustezza e sicurezza che Cucine della Nonna mette in campo. Anche mediante le tecniche produttive che un prodotto si differenzia da altri. Mediante questa rubrica, infatti, viene fornita una guida alle tecniche essenziali, dal taglio, alla sagomatura, passando dalle giunzioni e la finitura. Sono spiegate ed illustrate anche tecniche speciali, quali l'impiallicciatura, l'intaglio e la tornitura. Si potrà conoscere come si usano le attrezzature elettriche e come si usano quelli manuali essenziali. Le tecniche con cui Cucine della Nonna da vita ai prodotti, per spiegarne la preziosità di opere fatte a mano. Saranno spiegati i vari progetti, dai mobili agli oggetti decorativi con la lista completa delle parti in legno.

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Il tempo di stare insieme

Scritto da Sabrina on . Postato in La casa della vita







La prospettiva futura per chi compra una casa è quella di formare una famiglia.

Nell'ottica di vivere insieme, nell'entusiasmo della visione di stare in compagnia, pensare l'assetto della casa e comprare l'arredo significa mettere insieme tanti elementi che si accostano in armonia tra loro ma che riconducano un senso di appartenenza nel cuore delle persone che vi risiedono.
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Wright e l'architettura organica

Scritto da rosalvacontrino on . Postato in La casa della vita

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Frank Lloyd Wright, Solomon R. Guggenheim Museum, New York, 1943-59, Ink and color pencil on trace, 26 x 39-5/8", The Frank Lloyd Wright Foundation, © FLWrightFDN, Scottsdale, AZ.

Questo confluire dell’interno nell’esterno e viceversa spiega la frase «lo spazio interno divenne la realtà dell’edificio», non i muri, né i solai. Come tutti i trascendentalisti, anche Wright considerava la natura in termini pressoché mistici. Concepiva la natura con N maiuscola e sosteneva che la «Natura e tutto ciò che conosceremo dell’aspetto di Dio».
Per questo profondo rispetto della natura, i suoi edifici erano integrati al paesaggio avevano tutti uno scopo comune: permettere all’uomo di fare l’esperienza del bello naturale e di esserne partecipe con gioia e meraviglia. Era convinto che l’umanità, se integrata nel tessuto della natura, avrebbe reagito positivamente e si sarebbe sviluppata spiritualmente.
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Wright e le PraireHouses

Scritto da rosalvacontrino on . Postato in La casa della vita

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Foto: "Willits House". La prima Prairehouse costruita da F. L. Wright

L’architettura negli Stati Uniti alla svolta del secolo – dal 1895 al 1905- era un’accozzaglia di stili eclettici, senza alcun legame, intellettuale e spirituale, con gli ideali del paese. Una pura applicazione pratica d’idee e di stili in voga, non collegati a concezioni strutturali o a tecniche costruttive. Tuttavia in questa epoca, l’industria edilizia attraversava una fase di radicale trasformazione. Facevano la loro comparsa nuovi materiali e, parallelamente erano messi a punto nuovi metodi di lavorazione.